– di Andrew Spannaus –
Si muovono i primi passi della trattativa per porre fine alla guerra in Ucraina. Trump ha sentito Putin e una serie di alti funzionari americani ha partecipato alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco per spiegare la posizione americana agli europei. Si tratta di una posizione relativamente chiara, anche se emergono elementi diversi, in linea con un approccio “bastone e carota” da parte di Washington.
Tutti concordano sul fatto che non sia realistico pensare che l’Ucraina possa riconquistare i territori originali e ripristinare così i confini precedenti al conflitto. Inoltre, nessuno tra gli americani contempla l’ingresso dell’Ucraina nella NATO in questo momento. Si tratta di posizioni che riflettono la realtà sul terreno e la principale preoccupazione della Russia, ossia quella di non cedere – almeno formalmente – una zona che considera parte integrante della propria storia alle forze atlantiche.
Dall’altra parte, il vicepresidente JD Vance ha parlato di “leve militari ed economiche” che potrebbero essere utilizzate per esercitare pressioni sulla Russia, senza escludere addirittura l’impiego di forze americane. Mosca ha reagito immediatamente chiedendo chiarimenti, e anche nel mondo occidentale lo stupore è stato significativo.
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(immagine: Wikimedia Commons)
February 22, 2025
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