La coesistenza paradossale cinese

– di Paolo Balmas –

Il presidente Biden ha richiesto formalmente un incontro con il presidente cinese Xi, con l’obiettivo di trovare nuove forme di distensione e cooperazione. Il presidente americano vuole inoltre persuadere Xi a esercitare la sua influenza sul collega russo, Putin, per elaborare un piano di pace per l’Ucraina. La Cina non ha ancora risposto, almeno non in via ufficiale. Tuttavia, è chiaro che gli incontri preparatori stanno andando avanti, come conferma la presenza di Rick Waters (Dipartimento di Stato degli Usa) a Pechino nei giorni passati. Si tratta di pratiche usuali, queste degli incontri, che avvengono a volte alla luce del sole e altre volte in segreto, come ad esempio avvenne nei primi anni Settanta per preparare il vertice Nixon-Mao, passato alla storia come la “settimana che cambiò il mondo”. Non siamo forse a quei livelli, ma i contenuti sono importanti anche oggi.

La Cina sta certamente aspettando di vedere come il viaggio della presidente taiwanese Tsai andrà a finire. Tsai ha pianificato un incontro a Los Angeles con il presidente della Camera dei Rappresentanti degli Usa, Kevin McCarthy. In seguito alle dichiarazioni ufficiali dell’incontro, ci potrebbero essere reazioni negative a Pechino e così sarebbe stato inutile organizzare un incontro fra Biden e Xi. Soprattutto sapendo che le parti contrarie a eventuali collaborazioni avrebbero trovato facilmente il modo di far saltare l’incontro. Questa interpretazione suggerisce che ci si prepara a un incontro importante, malgrado la consapevolezza comune che la Cina continua a essere vista come l’avversario principale degli Usa in questo momento storico. Su questo sfondo, in Cina, intorno all’immagine di Xi, sta crescendo la tesi della “coesistenza paradossale”. Una condizione definita già chiaramente dalla Commissione europea quando, nel 2019, ha pubblicato sul suo Strategic Outlook che la Cina è considerata una partner commerciale, una competitor economica e una “rivale sistemica” a livello più ampio, geopolitico, di lungo termine.

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