Gli sfidanti repubblicani cercano di emergere

Si è tenuto il primo dibattito tra i candidati in corsa per ottenere la nomina repubblicana alle elezioni presidenziali del 2024 lo scorso 23 agosto a Milwaukee, nello stato del Wisconsin. A qualificarsi per partecipare sono stati nove candidati, scelti in base alle soglie stabilite dal partito in termini di posizionamento nei sondaggi e quantità di contributi dai sostenitori. Tuttavia, uno di questi candidati, Donald Trump, ha scelto di non partecipare, dichiarando esplicitamente che non aveva nulla da guadagnare considerando il suo notevole vantaggio nei sondaggi. Al contrario, avrebbe avuto molto da perdere esponendosi agli attacchi diretti da parte di alcuni degli altri concorrenti, specialmente considerando che finora due di loro hanno deciso di abbandonare ogni cautela e di concentrarsi fortemente sugli errori e le debolezze dell’ex presidente.

Si tratta di Chris Christie e Asa Hutchinson, entrambi ex governatori, il primo del New Jersey e il secondo dell’Arkansas. In particolare, Christie ha uno stile molto diretto e schietto, che lo ha reso il principale critico di Trump. Questo gli ha permesso di ottenere notevole visibilità sui media mainstream, che apprezzano la presenza di un repubblicano con questo tipo di approccio, ma nei sondaggi, Christie riceve solo circa il 5 per cento di consensi.

L’avversario che sembrava maggiormente in grado di mettere in difficoltà Trump è Ron DeSantis. Il governatore della Florida non ha conquistato la scena nel corso del dibattito, ma sembra aver guadagnato alcuni punti agli occhi degli spettatori, nonostante il suo stile rigido che si adatta poco al formato televisivo del confronto.

Vi sono altri due candidati che si sono distinti: Nikki Haley e Vivek Ramaswamy. Haley, ex governatrice del South Carolina e ex ambasciatrice presso l’ONU durante l’amministrazione Trump, si è presentata come individuo serio e competente, dimostrandosi anche disponibile a sfidare l’ortodossia repubblicana su alcuni punti.

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