Il presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Kevin McCarthy, è stato sfiduciato la scorsa settimana a seguito di uno scontro con un piccolo gruppo di deputati conservatori riguardo ai negoziati tra i partiti sui livelli di spesa pubblica. Vista la maggioranza ristretta dei repubblicani, sono bastati solo 8 voti contrari dei deputati per rimuovere lo Speaker, colpevole di aver utilizzato un voto bipartisan per prorogare il termine di approvazione delle 12 leggi necessarie per finanziare le operazioni del governo americano per il prossimo anno. Per i dissidenti, non solo è inaccettabile accordarsi temporaneamente con i democratici, ma è anche essenziale fermare qualsiasi aumento della spesa pubblica nei prossimi dieci anni, anche se ciò significa ignorare l’accordo siglato con il presidente Biden a maggio di quest’anno.
Si è aperta la corsa al nuovo Speaker tra Steve Scalise e Jim Jordan. Il secondo fa parte del “Freedom Caucus”, il gruppo di conservatori intransigenti che ha contrastato McCarthy, e Jordan ha anche ottenuto l’appoggio di Donald Trump. Anche in questo caso, le divisioni all’interno del partito saranno al centro del dibattito: se il prossimo Speaker seguirà una linea dura sulle finanze pubbliche e rifiuterà il compromesso tra diverse fazioni e con i democratici, la disfunzione della Camera sarà ancora più forte.
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October 10, 2023
Notizie, Politica