Zelensky corteggia Wall Street

Durante il suo viaggio negli Stati Uniti per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite di quest’anno, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è incontrato con un gruppo di miliardari in un incontro organizzato dalla banca JP Morgan. Tra i partecipanti c’erano Mike Bloomberg, Ken Griffin di Citadel, Eric Schmidt, ex-CEO di Google, e vari altri nomi importanti nel mondo del private equity e degli hedge fund. All’incontro, che doveva rimanere segreto, era presente qualche altro ospite di nota, come Henry Kissinger. Il capo di BlackRock, Larry Fink, è riuscito invece ad organizzare un incontro personale con Zelensky successivamente.

Un partecipante ha raccontato la serata al quotidiano New York Post, che ha pubblicato un resoconto delle discussioni. Si dice che Zelensky abbia assicurato i presenti di capire il capitalismo e che serva un forte stato di diritto per farlo funzionare. Da qui l’importanza di debellare la corruzione, un tema su cui gli americani fanno pressioni da tempo e su cui Zelensky ha già condotto delle purghe negli ultimi mesi per dimostrare l’impegno a cambiare.

Il resoconto mette l’accento su una frase di Zelensky, che nello spiegare le prospettive per rendere il sistema di governo ucraino più trasparente, ha parlato di un “muro” che non gli permette di fare tutto quello che vorrebbe per affrontare la corruzione. Secondo la fonte, i partecipanti resteranno restii ad impegnarsi per la ricostruzione del paese fino a quando quel muro non sarà abbattuto in qualche misura. L’advisor principale del governo ucraino per gli investimenti è proprio JP Morgan, quelli che avevano organizzato l’incontro. Va ricordato che uno degli obiettivi principali delle riforme in questi anni è di aprire il settore agricolo il più possibile al capitale straniero. Si punta a liberalizzare la compravendita dei terreni, che potrebbe rappresentare una enorme opportunità per le multinazionali nel settore, ma chiaramente uno sconvolgimento dell’attuale assetto proprietario nel mondo agricolo.

– Newsletter Transatlantico N. 27-2023