I negoziati sul ripristino dell’accordo sul programma nucleare iraniano sono essenzialmente finiti. Ora si aspetta la decisione di Teheran, che insiste in particolare sulla rimozione del Corpo della Guardia Rivoluzionaria (IRGC) dalla lista dei gruppi terroristici tenuta dagli Stati Uniti. Gli Usa sono aperti a questa possibilità, ma chiedono garanzie vincolanti sulle attività dell’IRGC a livello regionale, per esempio la fine del sostegno attivo a gruppi come Hamas e Hezbollah in vari paesi del Medio Oriente.
L’elenco delle sanzioni da togliere, e quelle che invece rimarrebbero, è stato stilato, ma ci sono resistenze all’interno dell’Iran, con alcune fazioni che chiedono maggiori benefici e si oppongono alle restrizioni sull’IRGC. Teheran dice che è Washington che deve decidere, mentre gli Usa insistono che i termini ormai sono chiari, l’Iran deve scegliere se impegnarsi o meno, senza ulteriori negoziati.
La guerra in Ucraina ha introdotto un elemento di incertezza. Come già accennato su Transatlantico.info, la Russia ha ora rivalutato la propria posizione, in parte perché un ripristino dell’accordo JCPOA significherebbe fornire all’Europa una fonte alternativa di energia, che chiaramente ridurrebbe il potere esercitato dalla Russia in questo campo. A Teheran la possibilità di svolgere un ruolo importante per l’Europa fa pensare che forse si possano ottenere condizioni migliori.
Loginoppure
April 6, 2022
Notizie, Strategia