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Oil in Scotland

Il mondo degli idrocarburi in transizione

February 3, 2020

Economia, Notizie

– di Paolo Balmas –

La Energy Information Administration (EIA) degli Stati Uniti ha pubblicato le nuove previsioni sul prezzo del petrolio per il 2020 e il 2021. I due standard, WTI e Brent, segnano un calo del prezzo fino a maggio di quest’anno e una risalita dalla seconda metà del 2020 e per tutto il 2021. Secondo l’agenzia americana, i prezzi raggiungeranno una media compresa fra i 60 e i 65 dollari al barile per il 2021. Nel breve termine, in altre parole, non si tornerà agli 80 dollari al barile visti nel 2018, dopo una lunga stagnazione del prezzo e una risalita dai minimi del 2015. L’attuale discesa, tuttavia, non sembra essere correlata a ciò che accade nel mondo. Ad esempio, l’interruzione della produzione in Libia della scorsa settimana, avrebbe dovuto far reagire il mercato al rialzo, cosa che invece non è accaduta. La trasformazione del settore petrolifero, dovuto in parte alla politica Usa sulle esportazioni, alle nuove tecnologie e alle varie crisi e sanzioni economiche nei paesi produttori, non sembra poter donare certezze al mercato degli idrocarbri.

Uno dei fattori principali dell’instabilità e dell’incertezza sui mercati del petrolio è dovuta certamente alla fase di transizione dalle fonti di energia “tradizionali” a quelle “alternative”, o rinnovabili. Le forze in gioco sono contrastanti, soprattutto perché esiste un vuoto fra l’aumento generale dei consumi, che si avverte di più in alcuni paesi, e la transizione energetica. L’aumento dei consumi è maggiore di quanto gli investimenti nelle rinnovabili possono sostenere.

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