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Si è svolto in Russia, a Sochi, il Russia-Africa Forum, che ha portato alla sigla di oltre 500 accordi fra Mosca e i paesi africani, per un totale di oltre 12 miliardi di dollari. Uno dei temi fondamentali del Forum è stato la sicurezza. La Russia e i paesi africani hanno espresso la necessità di intensificare il dialogo fra le agenzie del settore, in visione dei rischi e delle sfide che il continente sta affrontando e che affronterà nei prossimi anni. Il settore della difesa russo è particolarmente interessato al discorso. Uno dei risultati è stato l’accordo con il Sud Africa, altro paese dei Brics, come la Russia, per la realizzazione congiunta di armamenti. Il Russian Federal Service for Military Technical Cooperation ha dichiarato che l’accordo interessa non solo le due parti, ma potrebbe rivelarsi interessante anche per terzi, ovvero i prodotti saranno destinati in parte al mercato della difesa africano.
Nel frattempo, due bombardieri russi Tu-160, parte del Forza aerospaziale della Russia, sono atterrati in Sud Africa questa settimana. E’ la prima volta che i bombardieri strategici si fermano sul territorio del continente africano, secondo un funzionario sudafricano, in attuazione di un accordo di cooperazione militare firmata oltre vent’anni fa tra i ministeri della difesa dei rispettivi paesi.
Dimitry Shugayev, direttore del servizio russo per la cooperazione tecnico-militare ha detto alla stampa che la Russia punta ad aumentare le attività in Sud Africa in quanto il secondo ha il complesso militare-industriale più sviluppato del continente, e si potrà sviluppare i rapporti all’interno della struttura dei Brics. Il responsabile della società di armamenti statale Rosoboronexport ha detto che i paesi africani rappresentano circa un terzo del portafoglio di ordini della società, circa 14 miliardi di dollari.
– Newsletter Transatlantico N. 29-2019
October 31, 2019
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