– di Andrew Spannaus –
A due settimane dalle elezioni di medio termine negli Stati Uniti, cresce il nervosismo tra i democratici. Sono mesi che gran parte degli indicatori attribuiscono ai dems un grande vantaggio in termini di entusiasmo della propria base, che si aggiunge alla consueta reazione politica che quasi sempre porta il partito di opposizione a guadagnare seggi al Congresso nel voto di metà mandato.
Sono mesi infatti che si parla di un’onda blu, cioè di una grande vittoria dei democratici in risposta ai primi due anni di presidenza di Donald Trump, vincitore a sorpresa delle elezioni del 2016. Questa volta – si presume – l’elettorato di centrosinistra non si farà sorprendere, e gli indipendenti che hanno abbandonato il partito a causa della debolezza di Hillary Clinton non saranno disposti a chiudere un occhio considerando quanto combinato dal presidente outsider.
Eppure gli indicatori sono ancora contrastanti. Intanto il tasso di gradimento di Donald Trump è fermo a circa il 43%, non alto, ma essenzialmente uguale al livello di sostegno di cui godeva quando si insediò alla Casa Bianca nel gennaio 2017.
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October 25, 2018
Notizie, Politica