– di Andrew Spannaus –
Lo scontro sulla manovra economica proposta dal Governo italiano solleva questioni molto importanti per il futuro dell’Italia e dell’Europa intera. Com’è diventato evidente, la sfida è di principio, cioè se un esecutivo nazionale ha o meno il diritto di decidere di stimolare la propria economia per cercare di creare crescita quando l’economia è in difficoltà. Negli ultimi anni gran parte dei politici italiani, e molti dei rappresentanti di Bruxelles, hanno detto che è ora di privilegiare la crescita, e non fissarsi più sull’austerità; eppure al primo tentativo di andare in quella direzione, la rigidità delle regole europee riappare in tutto il suo splendore.
E’ più che legittimo criticare le scelte dell’esecutivo gialloverde su come impiegare i soldi pubblici: i dubbi sull’efficacia del reddito di cittadinanza sono comprensibili in un paese dove dilaga il lavoro in nero, come dall’altra parte si può e si deve chiedere più concretezza sul lato degli investimenti. Ciò che risulta poco credibile, invece, è che molti di fatto invocano le stesse ricette seguite dalla Troika negli ultimi 10 anni, quelle che hanno contribuito in modo significativo alla rivolta degli elettori in tutta l’Europa.
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December 18, 2018
Politica