– di Paolo Balmas –
La Nato ha recentemente firmato un accordo con il Qatar che permette alle forze dell’Alleanza di entrare e transitare per il territorio e le acque qatariote, oltre di utilizzare la base di al-Udeid, centro operativo per le azioni aeree in Afghanistan e Iraq, dove sono già stanziate più di 11.000 truppe, per lo più statunitensi. Fra l’altro, l’accordo permette alle forze atlantiche di prendere posizione a poche miglia di distanza dalla costa iraniana. Soprattutto, considerato il fatto che il Qatar si trova sotto l’embargo dei suoi vicini, l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti (EAU), il Bahrain, e dell’Egitto, il patto della Nato con il Qatar segna con maggiore precisione la posizione attuale dell’Occidente nei confronti del Medio Oriente.
Il Qatar aveva già un dialogo aperto con la Nato, mediato dalla Turchia, suo grande alleato negli ultimi anni: insieme hanno sostenuto le rivolte in Siria, dove hanno assunto un ruolo determinante nei prodromi e nell’evolversi della guerra civile prima e nel conflitto allargato poi. Insieme progettano una grande espansione in Medio Oriente, con attività militari e investimenti.
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March 14, 2018
Economia, Notizie