La spigolosa trattativa fra Washington e Pechino sta assumendo tratti più preoccupanti di quelli delineati dalle tariffe che i due paesi si sono imposti l’un l’altro. Infatti, la Cina ha smesso di acquistare il petrolio statunitense, dopo essere stata la principale acquirente nella prima metà del 2018. Mentre gli esportatori Usa cercano mercati alternativi, principalmente in Europa, la Federazione russa e l’Arabia Saudita hanno facilmente colmato il vuoto lasciato da Washington. Intanto, il mercato mondiale del petrolio continua a subire perturbazioni. Nei giorni scorsi, in Nigeria un’esplosione ha bloccato l’output di un oleodotto della capacità di oltre duecentomila barili al giorno.
– Newsletter Transatlantico N. -2018
October 18, 2018
Economia, Notizie