– di Andrew Spannaus –
Da chi critica l’accordo raggiunto all’interno del Governo italiano per mantenere un deficit al 2,4% nei prossimi 3 anni, piuttosto che all’1,6% o anche più basso, si sente spesso parlare della reazione dei mercati finanziari, pronti a penalizzare l’Italia per la mancanza di rigore. Come si è visto in modo anche drammatico qualche anno fa, l’aumento dello spread può rappresentare un forte disincentivo a perseguire una politica non in linea con le regole europee – ormai costituzionalizzate in Italia e altrove – che impongono di andare verso il pareggio di bilancio.
L’aumento degli interessi sul debito rappresenta un peso reale e tangibile, e dunque è facile quantificare “quanto costa” nell’immediato respingere la politica dell’austerità. Ciò che è meno facile capire è perché dovrebbero essere “i mercati” a decidere la sorte del bilancio pubblico, e quindi del futuro di un paese, piuttosto che i politici che sono stati eletti per tale motivo.
oppure
Iscriviti per accedere a tutte le notizie
October 4, 2018
Economia, Politica