– di Andrew Spannaus –
Mentre buona parte dei diplomatici presenti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite lo scorso 19 settembre durante il discorso di Donald Trump sono rimasti sorpresi e preoccupati dal tono aggressivo adottato , il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è dimostrato particolarmente contento, applaudendo ripetutamente le bordate del presidente americano. La decisione di Trump di (quasi) minacciare il cambiamento di regime per paesi come la Corea del Nord, il Venezuela e soprattutto l’Iran, viene infatti considerato da molti una vittoria personale per Netanyahu, che aveva incontrato Trump appena il giorno prima e che da tempo fa pressioni affinche gli Usa adottino una politica più aggressiva in Medio Oriente.
Privatamente il presidente ha tentato di sminuire la portata del cambiamento di tono, dicendo che gli piace fare “zigzag” nelle sue dichiarazioni, presumibilmente con la volontà di non essere prevedibile e quindi di mantenere un vantaggio nei confronti dei suoi avversari.
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October 21, 2017
Notizie, Politica, Strategia