(free) Il Ministro della Difesa della Polonia, Antoni Macierewicz, ha imposto il divieto alla costruzione di un terminal ferroviario presso la città di Lodz, secondo quanto ha riportato Sputnik News il 19 gennaio 2017. La decisione di Macierewicz è dovuta al fatto che il progetto metterebbe in dubbio “l’indipendenza” della Polonia.
Il terminal, in realtà, è uno snodo importante del sistema ferroviario della nuova Via della Seta. Da qui dovrebbero transitare prodotti commerciali cinesi verso il mercato europeo. Non è la prima volta che uno dei governi toccati dal progetto One Belt, One Road (OBOR), ostacola lo sviluppo dei lavori. Tuttavia, questa volta si tratta di un membro dell’Unione Europea che di fatto ostacola il libero movimento delle merci esterne verso altri membri.
L’atteggiamento protezionista della Polonia, che si aggiunge alla sfiducia espressa da Bruxelles nei confronti della Cina, alla quale non viene riconosciuto lo stato di economia di mercato (ciò si traduce nel rinvio delle trattative per un trattato di libero commercio), è in contrasto con quanto accade in altri paesi. Ad esempio, in Germania e in Olanda è in atto il potenziamento del trasporto commerciale terrestre, con il principale obiettivo di scambiare prodotti con la Cina.
Non stupisce che a Davos, nell’ambito del World Economic Forum, il presidente cinese Xi Jinping, dopo essere stato attaccato negli ultimi anni per aver assunto posizioni protezioniste in vari settori (si pensi per esempio alle terre rare, le cui quote sono state nel frattempo eliminate), abbia difeso la globalizzazione.
– Newsletter Transatlantico N. 5-2017
January 25, 2017
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