Newsletter Infrastrutture – n. 8/2016 – a cura di Paolo Balmas –
La Germania e la ferrovia eurasiatica
Secondo un rapporto della Deutsche Bahn (operatore delle ferrovie di Stato tedesche), il 2016 si è concluso con un notevole incremento degli scambi commerciali su ferrovia tra la Cina e la Germania. I container che hanno viaggiato nelle due direzioni hanno superato le 40.000 unità; un record storico, con circa 5.000 container in più rispetto all’anno precedente. Le condizioni attuali, secondo la Deutsche Bahn, permettono di pronosticare lo spostamento di 100.000 unità entro il 2020.
Dalla Germania, la ferrovia eurasiatica si snoda per circa 11.000 km attraverso la Polonia, la Bielorussia, la Russia, il Kazakistan, la Mongolia e raggiunge numerose città cinesi. Il tempo di percorrenza varia dai dodici ai sedici giorni, ovvero circa la metà del tempo impiegato dalle navi che partono dal nord Europa per raggiungere i porti cinesi sulle coste orientali del continente.
Il risparmio sul trasporto è assicurato, senza contare il fatto che attualmente la rotta terrestre risulta anche più sicura di quella marittima che passa attraverso acque in cui è diffusa la pirateria (per esempio al largo della Somalia o intorno allo Stretto di Malacca). Così, la Nuova Via della Seta si sta silenziosamente imponendo come parziale alternativa alla via di Suez che costituisce una delle principali direttrici commerciali mondiali degli ultimi cento anni.
Gli analisti hanno calcolato che il solo sistema ferroviario russo (la Transiberiana più il tratto che unisce Mosca all’Europa) possiede la potenzialità di assorbire nei prossimi anni fra il 4 e il 5% del flusso di container in viaggio dall’Estremo Oriente ai porti dell’Europa del nord (Anversa, Rotterdam, Amburgo). La ferrovia descritta che viaggia più a sud e che ha cominciato a essere sfruttata dal 2008, invece, sta crescendo di mese in mese e sottrae lavoro agli operatori del mare. Soprattutto in relazione a specifici settori.
A usufruire maggiormente del servizio, infatti, sono i produttori che hanno bisogno di una continua e veloce distribuzione delle merci, in primo piano i componenti automobilistici, i computer e i vestiti. La Hewlett-Packard si serve della tratta ferroviaria sino-tedesca sin dal 2011. Più recente risulta l’incremento di componenti della Volkswagen e della BMW che riforniscono il mercato cinese delle auto straniere.
Anche in Estremo Oriente si sta diffondendo l’interesse per la via terrestre. Recentemente, la Samsung ha siglato un accordo con le ferrovie di Stato russe per trasportare i materiali alle proprie fabbriche in Europa orientale.
La prospettiva di crescita dei servizi ferroviari implica un aumento della logistica lungo tutti gli snodi eurasiatici, con un conseguente aumento dei posti di lavoro in vari paesi. La DB Schenker, controllata della Deutsche Bahn ha già circa 5.000 impiegati in Cina.
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January 15, 2017
Economia