– di Andrew Spannaus –
Uno degli aspetti della politica americana che risulta difficile da capire in Europa è la diffusa opposizione alla riforma sanitaria che porta il nome del Presidente uscente: l’Obamacare. La legge varata nel 2010 viene vista come una grande espansione dell’assistenza sanitaria per la popolazione, e dunque non si capisce perché i repubblicani la vogliono eliminare.
Eppure l’abrogazione dell’Obamacare è uno dei temi più popolari con la base conservatrice, e il nuovo Congresso non vede l’ora di approfittare dell’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca per prendere finalmente la rivincita rispetto alla legge promossa da Obama.
A guardare in modo spassionato bisogna constatare che in effetti la riforma ha permesso ad oltre 20 milioni di persone di avere cure sanitarie regolari, e quindi non può che essere considerata un successo dal punto di vista numerico. Tuttavia il meccanismo con cui si è arrivato a questo risultato è complesso e pasticciato, rendendo la legge passibile di tante critiche e strumentalizzazioni.
I due componenti base dell’Obamacare sono i nuovi mercati regolamentati (exchanges), e l’espansione del Medicaid, la sanità gratuita per i poveri.
L’intervento sul Medicaid è stato chiaro ed efficace: si è esteso in modo significativo il numero di aventi diritti, aumentando la soglia del reddito minimo che permette di iscriversi al programma, fino al 133% sopra la soglia della povertà. Il risultato è stato di coprire oltre 11 milioni di persone con l’assicurazione pubblica. Questo numero sarebbe stato ancora più alto, ma numerosi stati a guida repubblicana si sono rifiutati di partecipare al programma per motivi essenzialmente ideologici, e la Corte Suprema ha avallato la loro decisione.
Il meccanismo degli exchanges è più complicato. Si tratta di mercati organizzati l livello dei singoli stati, o dallo stato stesso o dal governo federale laddove lo stato si è rifiutato di farlo direttamente. Acquistando un piano sanitario attraverso questi mercati i consumatori possono usufruire di sussidi più o meno generosi, in base al reddito.
Inoltre sono stati fissati degli standard minimi più alti rispetto al passato, vietando la discriminazione contro chi ha condizioni pre-esistenti, uniformando le tariffe tra uomini e donne, e permettendo ai giovani di rimanere sull’assicurazione dei loro genitori fino a 26 anni.
Considerando tutti i pilastri della riforma, il totale degli assicurati in più risulta essere intorno a 20 milioni di persone.
Le critiche alla riforma sono numerose: alcune vere, altre no.
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December 30, 2016
Economia, Notizie