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La Cina ha investito 2,4 miliardi di dollari nella regione estremo orientale della Federazione russa. Il ministro per lo sviluppo regionale russo, Aleksandr Galushka, ha spiegato che gli investimenti in totale hanno superato i 17 miliardi di dollari. Ciò è stato possibile grazie ai nuovi meccanismi creati per lo sviluppo della regione, come la Vladivostok Free Port Area, il Far East Development Fund e gli Advanced Development Territories (Adt).
La Cina ha investito in un impianto per la produzione di cemento ed è interessata alla realizzazione di una raffineria di petrolio nella regione dell’Amur. Inoltre, ha operato attraverso gli Adt della Repubblica di Sakha e del Territorio di Primorsky, ed è il principale investitore nell’Adt Amuro-Khinganskaya nella Regione autonoma ebraica, con un capitale di 157 milioni di dollari. Infine, nella regione di Khabarovsk ha investito 109 milioni di dollari in una produzione di legname.
Altri dieci progetti nel settore agroalimentare, per un valore totale di 1,2 miliardi di dollari, realizzati da un fondo comune russo-cinese e già pronti a partire, saranno presentati il prossimo settembre 2016 presso l’Eastern Economic Forum.
– Newsletter Transatlantico N. 49-2016
July 10, 2016
Economia, Notizie, Strategia