Newsletter Infrastrutture n. 4/2016
– a cura di Paolo Balmas –
Gli investimenti cinesi nei paesi Obor e l’aumento dell’import-export
Secondo un rapporto dell’Ufficio di Statistica di Pechino rilasciato lo scorso 19 ottobre, il traffico commerciale della Cina è nel suo insieme decresciuto nei primi tre trimestri del 2016. Tuttavia, è stato registrato un forte incremento degli scambi con i paesi lungo la via del progetto One Belt, One Road (Obor) che unisce la Cina all’Unione Europea.
In particolare, sono cresciute le esportazioni cinesi verso la Polonia, la Russia, il Pakistan, l’India e il Bangladesh (rispettivamente del 11,7%, del 14%, del 14,9%, del 7,8% e del 9,6%). Anche le importazioni della Cina sono cresciute. Dai paesi Obor, Pechino continua ad acquistare soprattutto materie prime come ferro, greggio, carbone e rame.
Nel mondo, i paesi emergenti continuano a vedere il progetto Obor come un modello per lo sviluppo economico mondiale. Un convinto sostenitore è, ad esempio, l’ex primo ministro della Repubblica Ceca, Jiri Paroubek, che vede il progetto di matrice cinese come un acceleratore per lo sviluppo di molti paesi euroasiatici. Tale posizione è stata sostenuta anche dal direttore del Centro per gli Studi cinesi di Abuja, in Nigeria, paese che non è direttamente coinvolto nel progetto. Altri stati, come la Cambogia e il Bangladesh, hanno legato le politiche interne direttamente all’evoluzione del proprio coinvolgimento nell’Obor.
I principali operatori finanziari, che investono nell’economia reale eurasiatica, sono l’Asian Infrastructure Investment Bank (Aiib) e il Silk Road Fund. L’Aiib nei primi tre trimestri del 2016 ha investito circa 1,2 miliardi di dollari e il suo impegno per il 2017 è previsto di arrivare a 2,5 miliardi. Anche la New Development Bank (Ndb), la banca dei Brics, ha contribuito con un capitale di 900 milioni di dollari investiti in progetti per la produzione di energia pulita (nel calcolo sono compresi Brasile e Sud Africa). Il totale investito dalla Ndb per il 2016 è stato stimato fra 1,5 e 2 miliardi di dollari.
Nella prospettiva cinese, alcuni progetti infrastrutturali sono prioritari nell’ottica di sviluppare l’Obor. Fra questi risalta in particolare la realizzazione del corridoio sino-pakistano, progetto intorno al quale si svolgono le vicende geopolitiche dell’Asia meridionale e dei paesi che si affacciano sull’Oceano Indiano.
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November 7, 2016
Economia