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Nel 2012 il capo corrispondente estero della NBC News Richard Engel e cinque colleghi furono rapiti in Siria, apparentemente per mano di membri di Shabiha, una milizia sciita che sostiene Bashar al-Assad. In una trasmissione televisiva mandata in onda il 18 dicembre 2012 Engel raccontò l’esperienza terribile contribuendo alla campagna mediatica contro il governo siriano.
Oggi però emerge un’altra verità: il caso è stato riesaminato ed ora è chiaro che i sequestratori non erano sciiti pro-governativi, ma piuttosto “un elemento criminale sunnita affiliato all’Esercito Libero Siriano”, il principale gruppo di ribelli sostenuti dall’Occidente nello sforzo di estromettere Assad. Engel ora dice che è stata attuata un’elaborata messa in scena per convincere lui e gli altri che i soggetti fossero miliziani sciiti.
Le rivelazioni sono interessanti a più livelli. Intanto perché i segnali dell’inganno erano evidenti dall’inizio, ma ignorati sia dai capi della rete NBC che dalla stampa più in generale. Ieri l’Huffington Post ha citato il caso del professore della California State University As’ad AbuKhalil, che aveva scritto che il video dei giornalisti presentava chiari segni di essere un falso, con lo scopo di implicare i gruppi sciiti alleati all’Iran e a Hezbollah. Questi rilievi furono taciuti e Engel fu mandato in televisione senza che i dubbi venissero espressi.
Un secondo punto interessante è che l’operazione dimostra come può funzionare la manipolazione dell’opinione e delle istituzioni pubbliche per favorire una certa linea politica. C’è stata una campagna mediatica molto forte a favore di un intervento armato in Siria, che ha quasi funzionato. Gli Stati Uniti erano pronti ad iniziare i bombardamenti dopo l’indignazione per l’attacco con le armi chimiche del settembre 2013. Anche in quel caso ci furono molti dubbi sugli autori, di nuovo ignorati nella spinta generale a compiere il passo (militare) successivo nel piano di regime change per la Siria, sventato solo all’ultimo momento dall’accordo sulla rimozione delle armi chimiche. Oggi occorre chiedere perché si sono ignorate certe verità, considerando anche le conseguenze che un’avanzata dei ribelli del Fronte al-Nusra avrebbe avuto per l’attuale guerra contro gli estremisti dell’ISIS.
April 17, 2015
Strategia