– di Andrew Spannaus –
“Le strutture di detenzione di Guantánamo […] saranno chiuse non appena possibile, e non oltre 1 anno dalla data di questo Decreto. Se al momento della chiusura di tali strutture dovessero rimanere dei detenuti a Guantánamo coperti da questo Decreto quegli individui saranno rimandati al proprio paese, rilasciati, trasferiti ad un paese terzo, oppure trasferiti ad un’altra struttura di detenzione degli Stati Uniti coerente con le leggi e la sicurezza nazionale e gli interessi di politica estera degli Stati Uniti”.
– Decreto presidenziale del 22 gennaio 2009 “Chiusura delle strutture di detenzione di Guantánamo Bay”.
Come promesso durante la campagna elettorale del 2008 la chiusura della prigione di Guantánamo Bay a Cuba fu tra i primi atti formalizzati all’arrivo di Barack Obama alla Casa Bianca. La struttura era diventata il simbolo degli eccessi della Guerra al Terrore, con le rivelazioni dell’utilizzo costante di “tecniche accentuate di interrogazione”, pratiche promosse dall’Amministrazione Bush e difese ancora oggi da personaggi come l’ex Vicepresidente Dick Cheney.
Ora, dopo quasi 7 anni, la prigione di Guantánamo è ancora aperta, e le probabilità che sarà effettivamente chiusa entro la fine della presidenza Obama si assottigliano sempre di più.
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November 6, 2015
Politica