Russia e Cina preoccupate dalle “rivoluzioni colorate”

(free) – Russi e cinesi cominciano a fare causa comune contro quello che vedono come una minaccia strategica da parte dell’Occidente. Il Ministro della difesa russo Sergei Shoigu ha visitato Pechino questa settimana per un colloquio con il suo omologo cinese, e secondo il viceministro Anatoly Antonov i due hanno discusso della minaccia delle rivoluzioni colorate.
“Ci siamo focalizzati sugli eventi che sono avvenuti recentemente a Hong Kong, ed entrambi i ministri hanno dato atto del fatto che nessun paese è immune dalle ‘rivoluzioni colorate'”, Antonov ha detto all’agenzia Tass. “Sembra che queste rivoluzioni colorate e questi esperimenti dei manipolatori d’opinione occidentali, compresi quelli degli Stati Uniti, vengano attuate in luoghi lontani dalla Cina o dalla Federazione russa. Ma in realtà avvengono vicino a noi, e crediamo che la Russia e la Cina dovrebbero lavorare insieme per resistere a questa nuova sfida alla sicurezza delle nostre nazioni”.
Il giorno dopo Shoigu ha parlato dell’importanza crescente dei rapporti militari Russia-Cina: “Purtroppo la situazione di questa regione – l’Asia-Pacifico – nel Nord Africa e altrove nel mondo diventa sempre più difficile ogni anno. In questo contesto la cooperazione militare e militare-tecnica tra Russia e Cina acquista una natura e significato speciale”.
Negli ultimi mesi sono stati mossi passi significativi verso il consolidamento di un blocco di paesi al di fuori della sfera occidentale, raccolti principalmente intorno ai Brics. In Europa e negli Stati Uniti non sfugge che questo nuovo gruppo rappresenta oltre il 40% della popolazione umana, e che non intende sottostare alle regole stabilite dagli organismi e dalla finanza occidentali. Si teme che gli elementi politici contrari alla cooperazione tra le grandi potenze continuino a cercare modi di destabilizzarsi a vicenda, ostacolando la cooperazione economica e portando ad un pericoloso aumento delle tensioni geopolitiche nei prossimi anni.

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