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I cinesi temono la strategia ucraina a Hong Kong

October 13, 2014

Notizie, Strategia

(free) – Di fronte alle proteste per la democrazia sulle strade di Hong Kong i leader politici cinesi sono sempre più preoccupati delle attività di gruppi occidentali che mirano a provocare una rivolta contro il governo centrale. Vedono un parallelo con ciò che è avvenuto in Ucraina e in altri paesi dell’Est europeo, dove le rivoluzioni colorate sono state assistite con ingenti quantità di soldi e di aiuti logistici da parte di organizzazioni non governative occidentali. Alcuni di queste ONG sono finanziate dalla National Endowment for Democracy (NED), una non-profit che riceve circa 100 milioni di dollari all’anno dal Congresso Usa; altri sono nomi storici dell’attivismo pro-democrazia in giro per il mondo come la Ford Foundation e l’International Republican Institute.
Secondo il dirigente di uno di questi gruppi citato dal Washington Post, Putin avrebbe telefonato a Xi Jinping per discutere la questione e in Cina sarebbero nati dei sospetti nei confronti delle ONG. “Sono molto preoccupati delle rivoluzione colorate, sono molto preoccupati di quello che succede in Ucraina… Dicono ‘I vostri soldi vengono dalle stesse persone. Volete chiaramente rovesciare il governo cinese”.
Alcuni osservatori, inoltre, si sono preoccupati della presenza di “agitatori”. Fra le file dei cittadini che si sono scontrati con i manifestanti erano presenti individui affiliati al crimine organizzato. Di trenta persone arrestate, la polizia ha dichiarato che almeno otto erano membri delle famiglie di Hong Kong appartenenti alla triade (la mafia locale). Sebbene sia stato detto che la loro presenza era giustificata dal fatto che volevano proteggere i propri affari, danneggiati dalle manifestazioni, non sono mancate le accuse esplicite da parte di esponenti della pubblica amministrazione. Infatti, come riportato dal quotidiano inglese The Guardian, James To, legislatore esperto in sicurezza, ha accusato apertamente il governo di Hong Kong di aver coinvolto la triade per controllare la protesta.
Non sarebbe certamente la prima volta che i gruppi esterni sfruttano una protesta in buona fede per promuovere dei fini geopolitici ed economici. Purtroppo gli effetti di queste campagne spesso portano all’imposizione di “riforme strutturali” che sono a beneficio solo della grande finanza internazionale, invece della popolazione. In altri casi sono sfociate in guerre civili con conseguenze disastrose.

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