– di Paolo Balmas –
Lunedì 22 dicembre 2014 sono cominciati i lavori per l’apertura del canale che unirà l’Oceano Atlantico e il Pacifico attraverso il Nicaragua. La reazione della popolazione locale è consistita in una manifestazione di protesta come non se ne vedevano da decenni nel Paese. Ma al di là dell’impatto ambientale tanto discusso in queste ore, a causa del fatto che le navi transoceaniche un giorno passeranno per il lago Cochibolca alterandone l’ecosistema, la domanda è: servirà davvero un altro canale, proprio adesso che Panama sta affrontando gli attesi lavori per l’ampliamento del proprio Stretto?
La risposta degli analisti è affermativa. Non solo perché i giganti cinesi dei grandi progetti si sono mossi in un’impresa tanto impegnativa e dispendiosa. Soprattutto, è affermativa in base alle previsioni di crescita del commercio mondiale via mare nei prossimi anni.
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December 24, 2014
Economia, Strategia