Lo scorso 8 febbraio il noto giornalista americano Seymour Hersh, divenuto famoso per via della sua inchiesta sul massacro di My Lai durante la Guerra del Vietnam, ha scritto un lungo articolo accusando l’amministrazione Biden di aver pianificato e attuato il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 nel settembre dell’anno scorso. L’articolo è stato pubblicato su Substack, una piattaforma americana che permette agli autori di autopubblicare i propri pezzi e raggiungere un grande pubblico; si tratta di un sistema utilizzato da molti giornalisti indipendenti, che hanno deciso di evitare i vincoli dei grandi organi di stampa e di costruirsi un proprio pubblico, spesso con successo anche a livello economico.
Il resoconto di Hersh si basa su una fonte anonima all’interno dell’amministrazione Biden, che racconta di come la volontà di fermare il gasdotto dalla Russia alla Germania era evidente da tanto tempo, e in qualche caso anche esplicitato dallo stesso presidente e da altri funzionari americani. Oltre ad esprimere la propria opposizione negli incontri con i tedeschi, Biden aveva promesso la fine del Nord Stream 2 in caso di un’invasione russa dell’Ucraina.
La pianificazione, secondo Hersh, sarebbe iniziata prima dell’invasione, nel dicembre 2021, coordinata dal Consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, con il coinvolgimento dei capi di stato maggiore, della Cia e dei dipartimenti di Stato e del Tesoro. Numerosi dubbi furono espressi, ma il progetto andò avanti, portando ad un’operazione gestita dalle basi americane in Norvegia, paese perfetto per posizione geografica e politica rispetto alla Russia, e anche con grandi capacità di operazioni sottomarine.
February 23, 2023
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