– di Paolo Balmas –
Dopo sei anni dall’ultimo viaggio, il presidente Xi è tornato negli Stati Uniti per partecipare al summit dell’Asia-Pacific Economic Cooperation (Apec) che si è tenuto questa settimana a San Francisco. Tuttavia, i temi dell’Apec non hanno attratto tanto l’attenzione quanto quelli dell’incontro bilaterale fra i presidenti Biden e Xi. La Casa Bianca ha curato l’incontro in ogni particolare, a partire dal luogo scelto per la tavola rotonda, cioè villa Filoli, appartenuta alla famiglia Bourn, nota per essere stata proprietaria di miniere d’oro in California (il nome apparentemente italiano della villa in realtà è un’abbreviazione del motto di famiglia: fight, love, live). Si tratta di un simbolo della cultura pop americana, poiché vi sono stati girati noti film di Hollywood, come ‘Il paradiso può attendere’, e soprattutto la soap opera Dynasty, di cui si ricorderanno coloro che hanno guardato la televisione negli anni Ottanta. Il presidente Xi è stato ricevuto dagli applausi di una delegazione di imprenditori.
Una delle preoccupazioni maggiori nell’ambiente imprenditoriale è che gli investimenti diretti fra le due potenze stanno diminuendo a causa delle incertezze dovute al clima di tensione continuo degli ultimi quattro, cinque anni. Le sanzioni degli Usa contro la Cina, soprattutto riguardo ai semiconduttori e alle tecnologie per realizzare microchip più stabili e potenti, e le risposte cinesi, combinate con le insistenti accuse contro il governo Xi accusato di voler invadere Taiwan come la Russia ha fatto in Ucraina, hanno portato a una condizione in cui solo pochi attori statunitensi mantengono le proprie prospettive di espansione economica in Cina, far questi le firme della grande finanza come JP Morgan. Non stupisce, quindi, che i temi principali dibattuti fra i due presidenti riguardano le relazioni a livello militare (per ristabilire una comunicazione costante fra le forze armate e evitare potenziali incidenti sui mari), lo sviluppo delle tecnologie relative all’intelligenza artificiale, e un’altra spina nel fianco in ambito sicurezza, cioè il traffico di stupefacenti con particolare attenzione al Fentanyl (un potente oppioide che è stato approvato dalla Food and Drug Administration, un’agenzia federale degli Usa che si occupa anche dei farmaci, e che si è diffuso velocemente nel mercato nero provocando un fenomeno sociale eguagliabile alla più nota eroina).
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November 17, 2023
Politica, Strategia