La struttura di un ritorno all’accordo nucleare tra l’Iran e il P5+1 è stata in buona parte definita, facendo sperare nella firma di un nuovo accordo sul programma nucleare iraniano a breve. L’amministrazione Biden ha seguito un processo deliberato di consultazioni con gli alleati nel Medio Oriente, compreso Israele, ma con l’obiettivo comunque di arrivare ad una conclusione positiva nonostante la contrarietà di Gerusalemme, come anche di una bella fetta del Congresso americano.
Una concessione chiave che dovrebbe dare inizio al processo di ritorno al rispetto dei limiti sulle attività nucleari da parte di Teheran è il rilascio di quattro detenuti iraniani-americani accusati di spionaggio. A quel punto potrebbe iniziare un processo graduale di rimozione delle sanzioni man mano che l’Iran rientrerà nei parametri definiti dall’accordo.
E’ importante rilevare il ruolo della Russia in questo processo. Già nelle trattative che portarono all’accordo originale del 2015 Mosca e Pechino contribuirono non poco al risultato raggiunto; non è diverso questa volta, e infatti uno degli elementi importanti del “dialogo sulla stabilità strategica” avviato tra la Russia e gli Stati Uniti l’anno scorso è stato proprio l’Iran.
Tuttavia, quel dialogo è stato interrotto, ovviamente, dall’intervento militare russo in Ucraina. Dunque rimane da capire le conseguenze sulle trattative intorno all’Iran.
oppure
March 8, 2022
Notizie, Strategia