– di Andrew Spannaus –
Le trattative tra la Russia e l’Ucraina continuano, con l’obiettivo di concordare un cessate-il-fuoco, prima condizione per poter siglare un effettivo accordo. Mentre i contorni generali di un’intesa non sembrano difficili da concepire, sono presenti dei disincentivi forti a causa dello scenario più ampio, che le parti in causa fanno fatica a mettere in secondo piano.
I tre elementi principali chiesti dalla Russia sono: l’impegno dell’Ucraina di non entrare nella Nato (o in alleanze militari in generale), il riconoscimento della Crimea come parte della Russia, e il riconoscimento delle due repubbliche separatiste.
Detto con molta franchezza, sono condizioni abbastanza realistiche perché riflettono l’effettiva situazione sul terreno – tre punti che sono quasi impossibili da modificare nei fatti – e lasciano aperta la speranza per un’Ucraina ancora democratica ed indipendente, seppur fortemente condizionata in termini strategici. Se in effetti la Russia fosse disponibile a fermarsi qui, significherebbe anche il ritiro dal resto del paese, e quindi una “vittoria” della resistenza ucraina.
Arrivarci, però, è difficile.
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March 19, 2022
Notizie, Strategia