Si parla molto dell’effetto della consegna dei sistemi HIMARS alle forze ucraine da parte degli Stati Uniti. I missili con un raggio fino ad 80 chilometri che permettono di colpire dietro le linee russe hanno dato nuove speranze agli ucraini nel sud del paese, dove Kiev punta a lanciare una contro-offensiva per riprendere la città di Kherson. Finora gli ucraini hanno ripreso alcuni villaggi nella zona, ma i cambiamenti sul terreno sono pochi rispetto ai numerosi annunci, e intanto i russi stanno mandando rinforzi in preparazione di uno scontro intenso. Qualche analista si spinge a dire che la battaglia per Kherson può determinare l’esito ultimo della guerra.
Per Mosca, la novità dell’utilizzo dei sistemi HIMARS ha provocato un cambiamento addirittura negli obiettivi dichiarati della guerra. Cioè, se dopo l’abbandono dell’illusione di un crollo ucraino di fronte all’invasione iniziale i russi avevano concentro gli sforzi sulla presa del Donbas e delle aree lungo la costa sud del paese, ora il ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha spiegato che “il compito geografico” della Russia è stato modificato, proprio a causa degli HIMARS. “Più è lungo il raggio delle armi che fornite, più lontano si spinge la linea da dove l’Ucraina potrebbe minacciare la Federazione russa…. Non possiamo permettere che la parte dell’Ucraina che sarà controllata da Zelensky, o chiunque lo sostituisca, possa avere armi in grado di minacciare direttamente il nostro territorio…”
Loginoppure
August 6, 2022
Notizie, Strategia