Mentre procedono i passi verso un dialogo sulla stabilità strategica tra Stati Uniti e Cina in seguito al vertice virtuale tra Joe Biden e Xi Jinping, nelle istituzioni americane si pensa anche a come approfondire la cooperazione nel campo militare e d’intelligence con gli alleati più importanti nell’Asia. In un discorso al U.S. Institute of Peace lo scorso 19 novembre, il Coordinatore per gli affari dell’Indo-pacifico in seno al Consiglio di sicurezza nazionale Kurt Campbell ha tracciato alcune direttive per lo sviluppo della nuova architettura dell’AUKUS, il nuovo patto di sicurezza tra Australia, Regno Unito e Stati Uniti, che prevede la costruzione di sottomarini a propulsione nucleare (ma non con armi nucleari) per permettere a Canberra di potenziare il proprio ruolo nei mari asiatici, chiaramente allo scopo di contrastare la rapida crescita della proiezione militare di Pechino nell’area.
Campbell ha parlato di “quasi una fusione dei nostri servizi” tra le marine militari dei paesi, con scambio di truppe e profonde interconnessioni a livello non solo militare ma anche politico. Si punta ad integrare i sistemi di difesa e le filiere anche a livello industriale.
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December 1, 2021
Notizie, Strategia