– di Andrew Spannaus –
Due casi politici questa settimana fanno riflettere sul clima politico negli Stati Uniti. Il primo è quello di Paul Manafort, ex direttore della campagna elettorale di Donald Trump, che è stato condannato a 47 mesi di prigione per attività di frode fiscale e bancaria scoperte durante le indagini del Russiagate. Non è l’unica accusa a Manafort – rischia ulteriori condanne per altri capi d’imputazione – ma il suo avvocato sottolinea che le accuse non riguardano la presunta “collusione” con la Russia, in teoria il punto di partenza delle indagini.
Chi ha violato le leggi in tanti campi merita di essere punito, ma è singolare la reazione alla sentenza del giudice, che è stata decisamente più mite rispetto alle richieste dell’accusa, e all’affermazione del giudice che Manafort, a parte queste violazioni, ha vissuto una vita “senza colpe”. Questa dichiarazione ha fatto infuriare la stampa anti-Trump.
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March 16, 2019
Cultura, Notizie, Politica