Più si studia il rapporto Mueller più diventa evidente che non sono stati gli amici di Trump a cercare i contatti con i russi, sono stati agenti dei servizi d’intelligence a cercare di stabilire tali legami, per motivi non ancora resi espliciti, ma che verosimilmente miravano a bollare Trump come un agente della Russia.
Come descritto da Larry Johnson, ex analista della Cia e ex funzionario del contro-terrorismo del Dipartimento di Stato Usa, delle otto casi di potenziale “collusione” di persone vicine a Trump con la Russia citate nel Mueller Report, “Non c’è una singola istanza in cui Donald Trump o un membro della sua campagna elettorale abbia avuto contatti con i russi con lo scopo di ottenere informazioni compromettenti su Hillary Clinton o ottenere sostegno per la campagna di Trump”.
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May 19, 2019
Notizie, Politica