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Di recente, il consigliere economico della cancelliera Merkel, Lars-Hendrik Roller, si è recato in Cina per ottenere, fra le altre cose, la garanzia di non vedere i propri dati, quelli che saranno scambiati sulla nuova rete 5G, nelle mani del governo cinese. I timori e i dubbi della Germania nascono dal fatto che la cinese Huawei è una delle principali imprese coinvolte nella fornitura di hardware per la rete. Negli ultimi mesi i paesi occidentali, dal Canada agli Usa, si sono mostrati diffidenti nei confronti della Huawei, incolpata di esercitare il ruolo di raccoglitrice di dati sensibili in giro per il mondo per conto del governo di Pechino. La Huawei, da parte sua, dichiara di essere un’impresa privata senza alcun diretto legame con il proprio governo. La Germania ha detto che la lista dei fornitori per la rete 5G potrebbe cambiare. Oltre alla Huawei sono presenti nella lista la Cisco, la Ericsson e la Nokia. La Huawei è impegnata in programmi di sviluppo tecnologico anche in Italia e sta sviluppando il sistema di autovetture a guida automatica in collaborazione con la Germania e il Lussemburgo.
– Newsletter Transatlantico N. 9-2019
March 5, 2019
Economia, Notizie, Politica