(free) – di Andrew Spannaus –
La senatrice Elizabeth Warren, stella dell’ala progressista del partito democratico e candidata alla Casa Bianca per il 2020, è nota per le sue battaglie contro le pratiche scorrette della finanza di Wall Street, e in difesa dei consumatori. E’ stata Warren, infatti, l’ideatrice del Consumer Financial Protection Agency, l’agenzia federale creata nel 2011 per vigilare sui prodotti e servizi offerti ai cittadini americani da banche e da altre società finanziarie.
Inoltre, il dibattito economico nel partito democratico ormai ruota intorno a posizioni che qualche anno fa erano considerate troppo radicali o estreme per fare strada presso il grande pubblico: un salario minimo nazionale di 15 dollari all’ora, una forte espansione della sanità pubblica, e un grande aumento degli investimenti pubblici. Si fa strada perfino la proposta di una garanzia pubblica dell’occupazione, idea ripresa dagli anni della Grande Depressione quando l’Amministrazione di Franklin Delano Roosevelt creò milioni di posti di lavoro per i disoccupati di allora.
Il cambiamento dei termini del dibattito economico si vede anche in altri campi. Warren, per esempio, ha proposto di spezzettare le grandi società del tech, come Amazon, e ora sta adottando una posizione protezionistica per quanto riguarda l’agricoltura. Il 30 marzo, ad una conferenza politica nell’Iowa, la senatrice ha affermato che “nessun paese straniero dovrebbe avere il diritto di acquistare i terreni agricoli in America”. Cresce infatti il ruolo di società cinesi, tedesche e brasiliane nel settore, che desta molte preoccupazioni nell’Iowa, stato agricolo con grande influenza politica, il primo a votare nelle primarie presidenziali ogni 4 anni.
Infatti l’Iowa ha già varato una legge locale che vieta agli stranieri di detenere terreni agricoli per la coltivazione. Warren ha pubblicato una proposta dettagliata per una legge nazionale dello stesso tipo, promettendo che “utilizzerà tutti gli strumenti disponibili” per tenere fuori gli stranieri. Ai progressisti sembra che il sovranismo non faccia paura.
– Newsletter Transatlantico N. 12-2019
April 9, 2019
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