– di Andrew Spannaus –
Mentre il governo siriano inizia l’attacco ad Idlib, diventata di fatto l’ultima roccaforte dei ribelli nel paese, alcune nazioni occidentali stanno preparando un intervento militare nel caso di un attacco chimico. Sembra un po’ strano preparare una risposta a qualcosa che non è ancora successo, ma il 22 agosto il Consigliere per la sicurezza nazionale Usa John Bolton ha annunciato che secondo l’intelligence Usa alcune “forze leali al presidente siriano Bashar al-Assad” hanno intenzione di utilizzare le armi chimiche nell’offensiva appena iniziata, e che gli Stati Uniti reagiranno con “molta forza” se questo dovesse succedere.
Non si tratta di sole parole. Gli Stati Uniti hanno già posizionato alcuni mezzi militari – navi e velivoli – per poter sferrare un nuovo attacco in caso di bisogno. E naturalmente hanno trovato subito il sostegno della Francia, con il presidente Macron che ha annunciato la propria disponibilità ad unirsi ai bombardamenti.
Dati i precedenti, è legittimo chiedersi quale sarebbe la provenienza di un eventuale attacco chimico.
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September 13, 2018
Notizie, Politica, Strategia