– di Andrew Spannaus –
Poche settimane dopo le elezioni di metà mandato, finita la ‘tregua elettorale’, il Procuratore speciale Robert Mueller ha ripreso gli annunci pubblici in merito alle indagini sul Russiagate, che in questi giorni si concentrano sugli ex consiglieri del presidente Trump: Paul Manafort e Michael Cohen. Il primo viene accusato di aver violato l’accordo raggiunto con il procuratore, in quanto avrebbe mentito riguardo ai suoi rapporti con un collaboratore ucraino, Konstantin Kilimnik. Il secondo si è dichiarato colpevole invece di aver mentito al Congresso in merito alla possibile costruzione di un palazzo targato Trump in Russia nel 2016. In entrambi i casi, dunque, il metodo Mueller continua a dare i suoi frutti: mettere sotto pressione gli imputati per questioni di business, inducendoli a fare dei passi falsi, per poi sperare di ottenere qualcosa che incrimini il presidente direttamente in merito alla Russia.
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December 4, 2018
Notizie, Politica