– di Paolo Balmas –
L’ayatollah Ali Khamenei ha reso note sette condizioni che l’Iran propone all’Unione Europea per mantenere in vita il Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA), il trattato sul nucleare firmato nel 2015, per limitare lo sviluppo delle ricerche iraniane in ambito nucleare militare e rimuovere le sanzioni economiche imposte dall’Occidente a Teheran. Le condizioni si possono riassumere in due questioni cruciali: confermare gli acquisti di petrolio iraniano e assicurare la continuità delle transazioni bancarie. Inoltre, l’Iran propone alle istituzioni europee di abbandonare il dollaro per portare a termine gli scambi commerciali, e utilizzare solo l’euro. Se le richieste non saranno incontrate, ciò che rimane da fare a Teheran è semplicemente di riprendere le attività nucleari di arricchimento dell’uranio per lo sviluppo di armi atomiche. In questo modo, l’Iran tenta di mettere alle strette Bruxelles, che si è mostrata aperta al mantenimento in vita del JCPOA dopo che gli Usa se ne sono tirati fuori lo scorso 8 maggio.
Il Commissario UE per l’Energia, Miguel Arias Canete, si era recato pochi giorni prima a Teheran con l’intento di trovare le basi per non buttare al vento gli accordi economici firmati fra i membri dell’UE e l’Iran negli ultimi due anni. Il mercato iraniano, oltre ad attrarre le imprese europee è una delle chiavi più convenienti per la diversificazione dell’approvvigionamento di idrocarburi in Europa.
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May 29, 2018
Politica, Strategia