– di Paolo Balmas –
All’inizio di aprile 2018, Xi Jinping e il suo collega austriaco, Alexander Van der Bellen, si sono incontrati a Pechino dove hanno annunciato di aumentare la cooperazione fra i rispettivi paesi, al fine di aumentare l’impegno per salvaguardare il sistema multilaterale del commercio mondiale e ampliare la reciproca apertura economica. Per Xi non è stata solo una nuova occasione per ricordare la propria posizione a favore di un sistema multilaterale e multipolare, ma anche di accertarsi che in Europa ci fossero paesi aperti al dialogo e alla cooperazione. Infatti, uno dei timori di Pechino riguarda il fatto che la politica dell’Amministrazione Trump, di prendere provvedimenti per riequilibrare la bilancia commerciale con la Cina, possa avere ripercussioni nel Vecchio Continente, aumentare la diffidenza europea e innescare un fenomeno di isolamento nei confronti della Cina. Negli stessi giorni, il Ministro degli Esteri cinese ha incontrato la sua controparte di Singapore con cui ha dichiarato di impegnarsi per combattere il protezionismo e salvaguardare il ruolo del WTO al centro del sistema commerciale mondiale. Inoltre, il primo ministro cinese, Li Keqiang ha incontrato a Pechino il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, con cui ha discusso le modalità e le potenzialità di una globalizzazione più inclusiva, al fine di portarne i benefici a tutti. Sembra che l’obiettivo della Cina sia di dimostrare che l’approccio unilaterale, ovvero quello di Trump, non potrà funzionare.
La generale preoccupazione dei paesi occidentali, in relazione ai rapporti economici con Pechino, si focalizza sui limiti di accesso al mercato cinese, dovuti all’organizzazione attuale dell’economia e dello Stato in Cina. In tal senso, Xi Jinping, dall’isola meridionale di Hainan, durante il Forum di Boao, considerato la versione cinese del Forum di Davos, ha pronunciato un discorso di rassicurazione. Era la prima volta che parlava a un’assemblea straniera dopo aver ottenuto da Pechino la possibilità di continuare a dirigere il paese, oltre i limiti temporali precedenti. Xi ha assicurato che entro l’anno in corso saranno eliminate le limitazioni all’acquisto di azioni di imprese assicurative e di banche cinesi da parte di investitori esterni. Saranno anche rimosse le restrizioni relative alla proprietà di imprese straniere operanti in Cina per il settore automobilistico. Ciò vuol dire che le imprese straniere del settore potranno aprire impianti in Cina senza l’obbligo di creare una partnership con un’impresa locale. Anche i dazi sulle auto straniere saranno abbassati. Una delle critiche più forti di Trump riguardava proprio la differenza fra i dazi imposti negli Usa e in Cina sulle auto straniere. Xi ha insistito sul fatto che l’economia cinese non potrà far altro che aprirsi, sempre di più, nei prossimi anni.
oppure
Iscriviti per accedere a tutte le notizie
April 29, 2018
Economia, Politica