– di Andrew Spannaus –
Nelle ore dopo il sanguinoso attentato di New York, il Presidente Trump è andato subito all’attacco sul piano politico, criticando il Senatore democratico Chuck Schumer per essere stato tra gli autori del programma per i visti che ha permesso all’attentatore – Sayfullo Saipov dell’Uzbekistan – di ottenere una green card, cioè un permesso di soggiorno permanente per vivere negli Stati Uniti. Per Trump è stato facile, in quanto il nome del programma è il “Diversity Visa Lottery”, cioè la lotteria dei visti a favore della “diversità”, parola chiave che da qualche tempo marca una profonda differenza di vedute tra diversi segmenti della popolazione americana.
La rivolta degli elettori, infatti, mentre non sarebbe possibile senza il fallimento delle politiche economiche degli ultimi decenni, è alimentata anche dall’opposizione alla globalizzazione in termini culturali, cioè alla visione proposta di un mondo basato sui valori condivisi dei diritti umani e dell’inclusività.
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November 4, 2017
Cultura, Politica