– di Paolo Balmas – Nei giorni scorsi, mentre si svolgeva prima il World Economic Forum a Davos e poi l’insediamento del nuovo presidente Trump a Washington, si diffondeva la voce che una possibile limitazione delle quote d’importazione di greggio da parte della Cina avrebbe potuto avere ripercussioni negative sull’economia globale nei primi sei mesi del 2017.
Il governo centrale cinese, in effetti, ha rivolto l’attenzione alle raffinerie di petrolio indipendenti, che non appartengono allo Stato, poiché nel 2016 hanno importato solo il 62% delle quantità concesse da Pechino. Così, dalla capitale è giunta la minaccia secondo cui, per il 2017, la quota potrebbe essere limitata al 62% di quella concessa nel 2016.
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January 25, 2017
Economia, Notizie