(free) – di Paolo Balmas –
Durante il Russian Investment Forum, che si è tenuto a Sochi alla fine di febbraio 2017, uno dei temi principali è stato lo sviluppo del sistema ferroviario dell’Unione Economica Eurasiatica (UEE). Attraverso l’UEE, la Russia investirà 43 miliardi di dollari sul proprio territorio nei prossimi cinque anni, per ammodernare le tratte ferroviarie che integrano il corridoio economico eurasiatico. L’obiettivo è di aumentare il traffico di container in transito fra la Cina e l’Unione Europea.
Attualmente sulle ferrovie che uniscono la Cina e la Germania e che attraversano la Russia, passano circa centomila container. Secondo le stime delle Ferrovie di Stato russe, se l’ammodernamento delle linee sarà portato a termine nei prossimi anni, entro il 2020 si potrà raggiungere il traguardo di un milione di container in transito sulla linea euroasiatica.
L’ammodernamento prevede una spesa totale di circa 172 miliardi di dollari, per portare l’alta velocità su tutta la tratta di circa 10.000 km. I 4.000 km di ferrovia cinese sono già completati e operativi, mentre mancano i restanti 6.000 km in territorio UEE. Oltre alla tratta Kazan-Mosca, dovranno essere sottoposti ai lavori la Transiberiana, la tratta Baikal-Amur e i rami che portano al Mar Nero e al Mar Baltico.
Secondo le stime del vice presidente delle Ferrovie russe, Alexander Misharin, attraverso le tratte ferroviarie che passano per l’UEE (Kazakistan-Russia-Bielorussia), viaggia circa il 15% del tonnellaggio scambiato fra Europa e Cina. Tuttavia, si tratta di merce trasportata in container ad “alto-margine”. Misharin ha dichiarato che con gli ammodernamenti si potrà trasportare fino al 50% del totale di 600 miliardi di dollari scambiati fra le estremità del continente eurasiatico.
Un punto nevralgico del progetto è costituito da Berlino che, oltre a hub fondamentale del sistema di trasporto eurasiatico, sarà il principale anello di congiunzione con l’Unione Europea.
– Newsletter Transatlantico N. 13-2017
March 9, 2017
Economia, Notizie