– di Paolo Balmas –
Da quando Donald Trump è stato eletto, il mercato delle materie prime si è ampiamente apprezzato, con strumenti finanziari che hanno permesso ad attenti speculatori di ottenere performance da record in poche settimane. Si pensi prima di tutto ai metalli di base e alle terre rare.
Tuttavia, l’euforia registrata dalle piazze d’affari con l’inaspettata vittoria di Trump, in antitesi al generale rifiuto dell’opinione pubblica sostenuto dalle testate a stampa, digitali e televisive, potrebbe essere solo un fenomeno momentaneo e non rappresentare il via di una nuova fase di crescita dell’economia. Eppure, le posizioni lunghe, soprattutto per il petrolio, hanno raggiunto i massimi livelli.
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March 1, 2017
Economia