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Continua l’aumento delle tensioni tra la Russia e gli Stati Uniti nel campo delle armi nucleari. Il noto giornalista conservatore Bill Gertz ha pubblicato un articolo intitolato “La Russia sta costruendo nuovi posti di comando nucleari sotterranei” il 15 agosto, citando fonti dell’intelligence Usa che parlano di attività di costruzione di “dozzine” di bunker sotterranei a Mosca e altrove in Russia che vanno avanti da molti anni. Secondo Mark Schneider, ex funzionario del Pentagono con competenza sulla politica nucleare “I russi si stanno preparando per una grande guerra che presumono diventerà nucleare, in cui loro lanceranno i primi attacchi… Noi non abbiamo un atteggiamento serio nel prepararci per una grande guerra, e tanto meno per una guerra nucleare”.
Gertz cita anche il generale Curtis Scaparrotti, a capo del comando europeo dell’esercito Usa, che suona l’allarme sul programma di ammodernamento delle forze strategiche russe, prima di riportare alcune possibili risposte da parte americana, come lo sviluppo di bombe nucleari capaci di penetrare il suolo profondamente e dunque di minacciare i centri di comando russi.
Dall’altra parte lo Stimson Center, think-tank di Washington noto nel mondo della difesa, ha pubblicato un rapporto che propone la rimozione delle armi nucleari tattiche americane dall’Europa, e anche la riduzione del programma di modernizzazione nucleare B61-12. Secondo gli autori si potrebbero risparmiare oltre 6 miliardi di dollari da utilizzare per rafforzare le forze convenzionali.
Viene sottolineato anche il pericolo di tenere le bombe nucleari alla base Incirlik in Turchia. “Durante il golpe fallito in Turchia in luglio è stata tagliata l’energia elettrica alla base e il Governo turco ha vietato ai velivoli Usa di entrare o uscire… Non è dato sapere se gli Usa avrebbero potuto mantenere il controllo delle armi in caso di un conflitto civile prolungato in Turchia”.
– Newsletter Transatlantico N. 57-2016
August 18, 2016
Notizie, Strategia