(free) – di Paolo Balmas –
La prossima settimana, il 25 gennaio 2016, riprenderanno gli incontri a Ginevra per mettere fine al conflitto in Siria. In questi giorni il governo di Damasco si è preoccupato di intrattenere rapporti diplomatici con le forze opposte allo Stato Islamico e alla Turchia. Il ministro degli Interni Mohammad al-Shaar si è recato a Qamishli, città a maggioranza curda sul confine turco-siriano, per prendere contatto con le forze dell’Unità di Protezione popolare (nota con l’acronimo Ypg), la milizia curda che combatte contro l’Isis in Siria.
Il Primo Ministro turco, Davutoglu, allo stesso tempo ha accusato la Russia di intrattenere rapporti con gruppi terroristici in Siria, con riferimento proprio alla Ypg. La condizione che chiede Ankara per procedere con le trattative è l’assenza al tavolo di Ginevra dei gruppi che considera terroristici. La risposta di Lavrov, Ministro degli Esteri di Mosca, è consistita nella rivelazione, durante una conferenza stampa, del fatto che la Turchia sta appoggiando e rifornendo i gruppi terroristici islamici nella zona di Aleppo, alimentandone le operazioni che in questa ultima settimana si sono intensificate.
Si procede verso la data della tavola rotonda di Ginevra con l’opposizione fra Russia e Turchia che influenza direttamente il conflitto e la posizione delle potenze mondiali. Parigi ha dichiarato di voler aumentare il proprio sforzo bellico contro l’Isis al fianco di Mosca.
(free) –
– Newsletter Transatlantico N. 5-2016
Accedi a tutte le notizie
January 23, 2016
Notizie, Strategia