– di Andrew Spannaus –
Al primo appuntamento delle primarie presidenziali negli Stati Uniti i candidati outsider sono andati nel complesso molto bene; ma quelli scelti dall’establishment hanno resistito a sufficienza per poter sperare che alla fine tutto diventerà più “normale”, cioè che la sfida finale sarà tra i candidati più graditi nei palazzi di Washington, Hillary Clinton e Marco Rubio.
Sul lato repubblicano i risultati possono essere letti da più punti di vista. Intanto si assiste al primo colpo serio all’immagine di Donald Trump, che conferma i limiti del proprio sostegno. Ted Cruz invece ha seguito una strategia perfetta per l’Iowa – stato con una forte fetta di elettori evangelici – confermando la sua grande ascesa negli ultimi mesi.
La novità però è la crescita di Rubio, che ha quasi raggiunto Trump e ora può presentarsi come un’alternativa credibile rispetto al duo di outsider Trump e Cruz. Se Rubio riesce ad andare bene anche nel New Hampshire, è probabile che i nomi influenti e i grandi sponsor del partito ancora indecisi si coalizzeranno intorno a lui.
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February 5, 2016
Politica