– analisi di Paolo Balmas –
Esiste una dimensione globale poco analizzata che presenta uno scenario molto complesso, che si intreccia su più piani e che crediamo non possa essere sfuggito all’élite che ora osserva gli sviluppi politici di una manovra apparentemente ideologica e fondata su principi di sovranità e governance.
Brexit prende corpo in un mondo in veloce trasformazione, politica, finanziaria, economica, militare. Londra ha stretto legami strategici con attori ben precisi; ad esempio, Arabia Saudita e Cina. Con la prima principalmente sul piano della sicurezza, in uno dei momenti più delicati della storia del regno saudita; con la seconda, sul piano finanziario, soprattutto in relazione alla spartizione del mercato mondiale dei metalli.
Inoltre, si deve considerare il fatto che la Nato, in caso di vittoria del Brexit, assumerà il ruolo di unico vero collante del Vecchio Continente, strettamente legato se non dipendente dagli alleati di oltreoceano. La prospettiva di una difesa integrata europea si allontanerebbe sempre di più e con essa la possibilità di una reale integrazione dell’Unione. Sostanzialmente, Brexit potrebbe gettare il seme dello sfaldamento, per ragioni più profonde di quelle sventolate dagli slogan dei partiti anti-Unione.
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February 26, 2016
Politica