(free) – di Paolo Balmas –
L’investitore miliardario George Soros, che vanta un patrimonio di 24 miliardi di dollari, ha dichiarato guerra al renminbi, la valuta cinese, allo scorso incontro del World Economic Forum presso Davos.
Soros ha dichiarato apertamente di voler scommettere contro le valute asiatiche e che l’economia cinese vivrà dei brutti momenti nel prossimo futuro. L’influenza di Soros sui mercati finanziari è nota e c’è chi già gli addebita i movimenti che nei giorni passati hanno colpito alcune piazze d’affari.
Il grande investitore ha intrapreso, inoltre, una battaglia mediatica rilasciando dichiarazioni sul possibile crollo delle borse cinesi. Il governo di Pechino ha risposto chiedendo di non prendere sul serio le parole di Soros che sarebbe interessato unicamente a veder crollare il renminbi e il dollaro di Hong Kong.
Secondo il blog americano ZeroHedge i neocon di Washington sarebbero interessati a sfruttare il rallentamento dell’economia cinese per colpire Pechino che minaccia l’egemonia economica statunitense. La guerra valutaria servirebbe a raggiungere tale obiettivo.
La Cina ha recentemente subito anche il giudizio dell’Unione Europa secondo il quale non può essere ancora considerata un’economia di mercato.
– Newsletter Transatlantico N.45 -2016
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June 27, 2016
Economia, Notizie