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A Tokyo il Senato approva il Security Bill

September 17, 2015

Notizie, Strategia

(free) – di Paolo Balmas –

Ieri, 17 settembre 2015, il voto del Partito liberal democratico del premier Shinzo Abe, unito all’alleato Nuovo Komeito, ha conquistato in Senato il Sì per la nuova legislazione sulla sicurezza e la difesa del Giappone.

La legge permetterà alle Forze di Autodifesa di prendere parte a conflitti nel caso in cui gli Stati Uniti e gli altri alleati subiscano un attacco militare da forze avverse. La possibilità di entrare attivamente nei conflitti da parte del Giappone cambia lo scacchiere strategico mondiale, in particolare quello relativo ai mari che dividono l’arcipelago da continente asiatico.

Mentre le Tre Frecce della politica di Abe faticano a riorganizzare l’economia del paese, sul fronte della difesa, anche dal punto di vista industriale, si ottengono grandi risultati. In questi giorni, infatti, è stato stipulato un patto con il Vietnam per la fornitura di sei pattugliatori costieri. Sebbene non si dica apertamente, le manovre assumono un carattere anticinese. Alcuni paesi, primo fra tutti il Vietnam, sono molto preoccupati della realizzazione di isole artificiali che Pechino sta portando a termine, oltre alle attività di trivellazione delle compagnie petrolifere cinesi in acque contese.

Intanto, l’opposizione a Tokyo ha organizzato una massiccia manifestazione di protesta intorno al palazzo della Dieta. La legge sulla sicurezza cambia di fatto la Costituzione pacifista del dopoguerra e cambierà il ruolo e l’atteggiamento del Giappone nella politica internazionale e nelle dinamiche militari dell’Asia Pacifico.

– Newsletter Transatlantico N. 68-2015

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