– di Andrew Spannaus –
Il meccanismo di “risoluzione” delle quattro banche italiane ha aperto una finestra sul mondo ai tempi del bail-in. Il Governo si è mosso in modo pasticciato, tentando dapprima l’intervento attraverso il Fondo di tutela dei depositi per poi piegarsi di fronte all’opposizione della Commissione Europea.
Il risultato di aver seguito lo spirito delle nuove regole sovranazionali che vietano l’intervento pubblico per salvare le banche in dissesto è la perdita di 750 milioni di euro da parte degli obbligazionisti delle banche, oltre all’azzeramento del valore delle azioni in mano ai risparmiatori.
Le difficoltà delle banche erano note da tempo, e ora è evidente anche la mancanza di interventi efficaci da parte delle autorità di vigilanza, di fronte alla vendita di strumenti rischiosi ai clienti retail.
Ciò che si ignora invece è il cambiamento strutturale che ha portato ad un mondo in cui una banca in difficoltà può vendere le proprie obbligazioni ai propri correntisti. Una volta non era così.
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22. December 2015 at 6:50 pm
chiedo se è possibile trovare in italiano lintervista del dott. Spannaus su Xinhua,grazie,cordialmente Antonio Ruch
23. December 2015 at 4:12 pm
Per ora c’è solo in inglese. Vediamo se riusciamo a pubblicare la traduzione nei prossimi giorni.