(free) – di Paolo Balmas –
Il primo ministro giapponese Shinzo Abe e il presidente russo Vladimir Putin, si sono incontrati in Turchia nei giorni del G20. I principali argomenti che uniscono le due parti sono la fornitura di gas naturale russo al Giappone e la risoluzione della contesa territoriale sulle isole Kurili, a nord del Hokkaido.
I progressi che le rispettive diplomazie avevano raggiunto negli ultimi anni hanno subito un arresto in seguito alla crisi ucraina. Il governo Abe, infatti, si è schierato dalla parte dell’Occidente nel confronto sull’annessione della Crimea e sulla guerra civile nel Donbass. E ciò chiaramente non è piaciuto a Mosca.
Le dichiarazioni che ha potuto riportare la stampa lasciano intravedere una certa freddezza fra le due potenze. Il presidente Putin ha asserito che effettuerà l’attesa visita in Giappone nel “momento più adatto”.
Ci si aspetta che i progressi economici vadano di pari passo con quelli diplomatici relativi ai territori insulari contesi. Ma alcuni episodi lasciano pensare che le relazioni russo-nipponiche non stiano andando poi così bene; o almeno esistono i presupposti per deteriorarsi facilmente. Ad esempio, meno di un mese fa, la Russia ha chiesto con fermezza a Tokyo di ritirare la richiesta effettuata presso l’Unesco di inserire i documenti relativi ai cittadini giapponesi detenuti in Siberia, nel programma Memory of the World.
Però, nella migliore delle modalità a doppio volto che definiscono le relazioni internazionali di questo secolo, Putin si è detto felice di proporre ad Abe un incontro nelle zone periferiche della Federazione. Probabilmente con l’intento di incontrarlo nella zona della Russia che si affaccia sul Pacifico al fine di promuovere i finanziamenti giapponesi in settori che avvicinerebbero le due economie.
Tuttavia, il contrasto fra i due paesi non è dovuto unicamente alla posizione assunta da Tokyo nella questione dell’Ucraina e delle sanzioni economiche alla Russia. Mosca è principalmente attenta alle mosse del Giappone sul continente. Infatti, gli interessi giapponesi in Asia centrale e nel Caucaso hanno recentemente portato il Sol Levante a intensificare i rapporti, ad esempio con la Georgia, secondo una nuova strategia di espansione economica.
– Newsletter Transatlantico N. 84-2015
November 20, 2015
Economia, Strategia